Cielo del mese, Marzo 2024

E’ in rete la rubrica del cielo di marzo, ecco la sintesi degli eventi principali :

Cielo_di_Marzo_2024

Come protagonista del mese suggerirei Mercurio … ma andiamo con ordine.

Termina la stagione invernale:

#SOLE

L’EQUINOZIO DI PRIMAVERA sarà il 20 marzo alle ore 04 e 06 minuti.

Da segnalare un piuttosto modesto ma significativo evento lunare:

#LUNA

25 MARZO – ECLISSE DI PENOMBRA DI LUNA

L’eclisse è visibile in Italia ma solo per pochi minuti con la Luna al tramonto, al termine della notte tra il 24 e il 25 marzo, quando il cielo inizia a schiarirsi alla luce dell’alba. Si potrà provare a notare un lieve oscuramento del disco lunare.  La Luna entra nella penombra alle ore 05:53.

La visibilità dei pianeti :

#PIANETI

Il “pianeta del mese” è senza dubbio Mercurio.  in genere non è facile osservare questo pianeta, sempre vicino al Sole e basso sull’orizzonte. Non bisogna quindi perdere questa occasione per osservarlo in condizioni particolarmente favorevoli rispetto al consueto per individuare Mercurio dopo il tramonto del Sole! La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 24 , con una distanza angolare di 18° 42’ dal Sole. La migliore visibilità serale per l’anno 2024 si avrà il 25 marzo quando il pianeta tramonta un’ora e 39 minuti dopo il Sole.

Giove è ancora visibile dopo il tramonto del Sole, sull’orizzonte ad Ovest, ma l’intervallo di osservabilità si riduce sempre più ed ormai limitato alle prime ore della sera.

Marte, Venere e Saturno invece compaiono sull’orizzonte orientale al mattino presto, tra le luci dell’alba.

I pianeti e la Luna come di consueto sono protagonisti di varie congiunzioni :

#CONGIUNZIONI

Ritorna la ISS – Stazione Spaziale Internazionale:

#OSSERVARE_LA_STAZIONE_SPAZIALE

Potremo osservarla in diversi luminosi passaggi serali sul territorio italiano, a partire dal 14 marzo.

Le costellazioni tra inverno e primavera:

#COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle più note costellazioni invernali, ma nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l’aiuto di una mappa….

#CARTE_DEL_CIELO

….si possono riconoscere le costellazioni dell’Unicorno, dell’Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere.

E ora attendiamo il cielo sereno, dopo un bel po’ di pioggia (prima troppo poca, ora troppa!).

Buone osservazioni e … Cieli sereni !

Fonte: Commissione Divulgazione Unione Astrofili Italiani

Cielo del Mese, Febbraio 2024

Ecco la consueta sintesi di quanto possiamo osservare sulla volta celeste in questo periodo :

Cielo_di_Febbraio_2024

Per quanto riguarda i pianeti visibili ad occhio nudo, Venere e Marte sono osservabili al mattino presto, mentre Giove e Saturno sono ancora protagonisti del cielo della sera:

#PIANETI

Saturno però giunge al termine del suo lungo periodo di osservabilità serale. Anticipando sempre più il suo tramonto, raggiunge, il giorno 28 , la congiunzione con il Sole.

 Il pianeta rimane inosservabile per alcune settimane e in seguito ricomparirà al mattino, tra le luci dell’alba.

Come ogni mese potremo osservare diverse interessanti congiunzioni tra la Luna e i pianeti:

Luna – Venere la mattina del 7 febbraio

Luna  –  Marte l’8 febbraio

Luna – Saturno la sera dell’11

Luna – Giove il 15.

Ma la congiunzione più interessante è quella tra due pianeti :

#CONGIUNZIONI

Venere e Marte si incontrano tra le luci dell’alba al mattino del 22 febbraio:

possiamo osservare i due astri sull’orizzonte orientale a Sud-Est nella costellazione del Capricorno.

All’inizio del mese possiamo osservare gli ultimi transiti in orario serale della Stazione Spaziale Internazionale:

#OSSERVARE_LA_STAZIONE_SPAZIALE

Ricordiamo che in questo periodo la Stazione Spaziale suscita curiosità e merita la nostra attenzione perché tra i membri dell’equipaggio c’è l’italiano Walter Villadei.

Le costellazioni del periodo:

#COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali:

#CARTE_DEL_CIELO

Buone Osservazioni e Cieli sereni

Fonte: Commissione Divulgazione Unione Astrofili Italiani

Cielo del Mese, Gennaio 2024

Siamo pronti per un nuovo anno astronomico !

Ecco la rubrica del cielo di gennaio 2024 :

Cielo_di_Gennaio_2024

Il 3 gennaio alle ore 02 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.100.616 km..

Mercurio, Venere e , con difficoltà, Marte sono visibili sull’orizzonte orientale al mattino presto prima del sorgere del Sole.

Limitata l’osservabilità serale di Saturno, che ormai tramonta presto ed è visibile al crepuscolo serale nella costellazione dell’Acquario.

Giove è ancora l’oggetto più luminoso del cielo serale, ben visibile nella prima parte della notte nella costellazione dell’Ariete.

Nel corso del mese potremo osservare alcune congiunzioni tra la Luna e i pianeti :

Luna – Venere al mattino.  La Luna vicino a Saturno e poi a Giove nel cielo della sera.

Nella seconda parte del mese torneranno i luminosi passaggi serali della Stazione Spaziale Internazionale:

Come sempre potremo ammirare le magnifiche costellazioni invernali con le stelle più brillanti : 

Orione con Betelgeuse e Rigel, il Toro con Aldebaran, Auriga con Capella, Gemelli con Castore e Polluce, e il Cane Maggiore con la più splendente, Sirio.

Notoriamente il primo evento astronomico di rilievo di ogni anno è il massimo di attività dello sciame di meteore delle Quadrantidi: 

METEORE

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.

Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 4 gennaio verso le 10h-11h, ovvero quando da noi sarà già giorno.

Buone osservazioni e auguri per un 2024 con tante notti stellate e serene !

Fonte: Commissione Divulgazione Unione Astrofili Italiani

M33 e le sue Gemme dell’ Infinito

M33, la galassia del Triangolo, non solo è una delle galassie più vicine alla nostra Via Lattea, ma è anche una distesa sterminata di aree di intensa formazione stellare, alcune talmente evidenti da meritarsi un posto nel catalogo NGC proprio come gli oggetti presenti nella nostra galassia. E’ questo il caso di NGC 604, visibile a destra in alto del nucleo. Questa regione di idrogeno ionizzato Ha è 40 volte più estesa della nebulosa di Orione, e talmente luminosa che, se si trovasse al posto di quest’ultima, sarebbe più luminosa di Venere.

L’immagine sopra è stata acquisita con un metodo un po’ insolito per una galassia, ma che ben si presta alle peculiarità di M33 sopra descritte: ho infatti utilizzato filtri Ha e OIII a strettissima banda passante (3 nm). L’elaborazione dei dati è avvenuta secondo il classico schema HOO, che prevede il colore rosso per le regioni Ha ed il colore blu-ciano per le aree OIII. Al termine dell’elaborazione in banda stretta, ho reintrodotto una parte di luce in banda larga per lasciar intravedere la sagoma della galassia.

Qua sotto, l’elaborazione dei dati in banda larga LRGB, a cui ho aggiunto un po’ di Ha per evidenziare comunque le aree di formazione stellare e gas ionizzato.

Acquisizione: astrografo Newton Skywatcher Quattro 200/800 f/3.75, camera ZWO ASI 1600MM, filtri Antlia LRGB e Ha-OIII 3 nm ottimizzati per ottiche veloci.

Dettagli di acquisizione ad immagini in piena risoluzione:

https://astrob.in/vpztr9/0/ versione HOO 

https://astrob.in/liz80a/0/ versione LRGB

Leonardo Landi